eccomi qua.una nuova idea,un vecchio sogno che sta li' da sempre questa volta cerco di realizzarlo,
sto cominciando a scrivere un libro,o almeno sto cominciando a provarci
riporto qui l'intro.Commenti e critiche sono ben accetti...
"Ma in relata' era cominciata molto prima.
Tutto comincia prima del fischio d'inizio,del trillo d'allarme.
Una competizione comincia prima dello start,comincia quando ti alleni,sudi e sputi fatica.
Un cibo comincia prima del suo sapore,comincia con la sua idea.
Una malattia,comincia prima dell'estremo dolore.
Una vita comincia prima delle sofferenze e delle gioie,comincia da un istante di amore.
Una ricerca comincia prima della concezione di essa,non comincia dalle domande,ma dai silenzi.
Quel giorno vide un giocattolo,un ricordo di passato,un colore,un riciclo di sorriso,un momento di tempo che fa ombra su un occasione.
Doveva andare a casa a mangiare,ma semplicemente decise di non averne voglia,cosi' torno' in riva al lago,che negli ultimi tempi l'aveva vista molte volte;
penso' anche che forse un motivo c'era,anche se ancora non lo conosceva.Un motivo c'e' sempre,solo che molte volte siamo troppo concentrati ad allontanarci dalla realta' e da noi stessi,per goderci il buono che fiorisce da ogni momento,da ogni situazione,anche quelle che puzzano di marcio.
Comincio' a camminare in attesa che un angolino la chiamasse per rintanarsi sulle sue parole scritte e sognate.Mentre osservava i suoi piedi,che godevano della freschezza dell'erba dopo una giornata without shoes,un vento le scosto' i capelli dal viso e come istintivamente la porto' ad alzare lo sguardo,la sua attenzione cadde immediatamente su un uomo che faceva volare un diablo insieme ad un amico che giocolava con palline colorate,il suo pensiero' cadde sul passato per un istante.Passo' li' vicino e l'uomo si interruppe per guardarla e regalarle un saluto.
Lei si sedette poco distante,pensando gia' desolata a quanto avrebbe desiderato parlare con loro,tanto quanto non ne aveva il coraggio,cosi' si limitava ad osservarli arrabbiata con se stessa perche davvero voleva comunicare con loro,ma non sapeva farlo.L'uomo le aveva chiesto se voleva giocare con loro,gicare coi colori,lei non sapeva dirgli che non era capace,ma che avrebbe voluto imparare.
Proprio come avrebbe voluto imparare bene quella lingua..
E' cosi' difficile essere in una terra straniera e non riuscire ad esprimersi,non riuscire a capire.Si trovava dall'altra parte del mondo,con millemila pensieri e solo 10 parole.Pensare che solo un mese prima ballava in un locale della sua citta' con un ragazzo che la guardava con gli occhi di chi ha speranze.
I ragazzi se ne erano andati,diede uno sguardo al lago,che la osservava silenzioso e serio,rotto solo da un gesto meccanico umano al largo,chiuse gli occhi e respiro' un'aria che non c'era,volle ricominciare a scrivere ma non riusciva a trovare suoni nella sua mente.
I capelli le coprivano il volto,lasciandole scoperta solo l'ombra del sogni.La sua attenzione venne richiamata da una voce
"would you like to come with us for a drink?"
#cazzo camomilla non ti mangiare la lingua digli qualcosa,qualsiasi cosa!!#.
I due ragazzi erano simpatici,tranquilli,gentili con lei che non parlava molto,anzi,parlava piu' che altro molto male,la aiutavano ad esprimersi e lei si stupi' del fatto che riusciva a farli ridere anche spiegandosi cosi',o forse era proprio per quello,comunque era bello cosi'.
I suoi occhi riucivano a comunicare con chiunque avesse saputo guardarli.
Darkcluod e Dan erano di Christchurch,dove lei sarebbe dovuta andare dopo poche settimane per l'amore che suo fratello cercava di donare ad una ragazza;sarebbe rimasta la' per un paio di settimane,e non e' che il fatto la entusiasmasse tanto,ma per l'amore vale sempre la pena,anche se non e' il proprio.
Cosi' forse avrebbe avuto compagnia e il tempo sarebbe passato piu' svelto,o magari nel vero quei ragazzi non li avrebbe piu' visti.Ma poco importa,in quel momento lei aveva bisogno di non sentirsi cosi' sola,di ridere,di compagnia,di parole ed attenzioni,le desiderava davvero,e loro erano arrivate.
Si ricordo' di colpo di una frase che aveva letto molto tempo prima,allora non l'aveva capita,solo letta,ma ora tutto era piu' chiaro
"se desideri davvero una cosa,tutto l'universo trama affinche' tu possa ottenerla".
Le parole scorrevano con i sorrisi,la tazza di caffe' le riscaldava i palmi delle mani,le persone davanti al bar passavano,erano passate persone che,grazie a suo fratello,aveva conosciuto giorni prima,erano passate come per ricordarle che tutto si puo',se davvero lo si vuole.
Aveva cominciato a piovere,pioveva spesso li',ma quella volta,quell'acqua stava definitivamente lavando via la fine di una storia che si preannunciava al termine da quando l'aereo da Milano era partito,un mese prima.
Fluivano via gli ultimi titoli di coda,e da li' sarebbe cominciata una nuova storia.
Ma in realta' era cominciata molto prima."