martedì 24 novembre 2009

smile like you mean it

c'era un motivo e lo sapevo,
ma come al solito io non ci penso e nelle situazioni mi ci tuffo
ma non era questa la ragione non era questo il motivo.o forse si.ho imparato che ancora sbaglio e che sempre l'ho fatto e sempre lo farò
ma sono partita mesi ed ho conosciuto una me stessa che non conoscevo,una me con cui stavo bene,ma avevo addosso ancora il peso dell'altra me che era partita con me da bologna,perciò che fare,se non tornare ed affrontare?cosicche io possa continuare senza il peso di due me sulle spalle,ma andare finalmente avanti solo con ME STESSA.
voglio bere dinuovo dalle mie mani
pensavo che il mio viaggio fosse finito quando il mio aereo è atterrato a bologna,e invece sta ancora continuando,in una bologna in cui perdersi,in una bologna in cui la mattina è uomo,ma la notte è donna,ed il giorno si confonde.
con lo zaino sulle spalle ce li si sente addosso i momenti in cui è giusto andare ed i momenti in cui invece è giusto rimanere.lo zaino si riposa nel cassetto,ma le toppe delle bandiere hanno i colori vividi che mi sussurrano nel sonno della signora notte,è tempo di rimanere.

dedicandosi ai piccoli piaceri,senza la pretesa di vincerla la vita,ma di viverla.

mercoledì 11 novembre 2009

we will always be emigrants [Canada & the Moon]

"ho freddo ho freddo tremo tremo ho freddo piove fa freddo.senti senti senti ma lo senti?lo senti ho il naso freddo.freddo freddo ho freddo un freddo tremendo"
"smettila non hai così freddo rilassa i muscoli dai sei tutto teso per forza tremi"
"no no non sono teso io non sono teso io ho freddo un freddo terribile che mi congela dai piedi ai sentimenti?senti senti ma lo sento ho un freddo terribile,ho freddo alla vita,senti?un freddo tremendo"
"mannò dai calmati su forza,vieni dai ecco siediti qua ti porto una tazza di the,una bella tazza di camomilla anzi,eh così ti passa tutto"
"io non sono agitato vedi ho solo un freddo che mi paralizza,senti che aria che tira ma c'è qualcosa di aperto?eh?mi sembra che ci sia,controlla ti prego io non mi posso muovere più,ho così freddo che non mi posso più muovere.controlla controlla c'è qualcosa di aperto.ci deve essere,c'è aria che entra da qualche parte"
"ma si che puoi muoverti è che adesso sei spaventato,è aperto si certo,è tutto aperto.deve entrare,entrare l'ar...."
"deve entrare??no no no no non farla entrare!!io voglio restare solo io voglio restare solo,solo con il mio freddo io voglio restare sol..." "io voglio restare sol..." "sol..." "ho caldo chiudi,un caldo tremendo allora,ecco allora ho caldo,senti che caldo.chiudi non voglio più niente di aperto"
"chiuderò,non ti preoccupare quando sarà l'ora chiuderò,quando sarà entrata tutta la luna chiuderò,senti che caldo senti come si sta bene con tutto questo fresco.profumiamo di villaggi.senti?te li ricordi ora?li senti i villaggi che abbiamo vissuto?come ti senti?"
"io...io...io non...io ho...io voglio....io...io..."
"chiudi gli occhi,respira"
e l'uomo col cappello a righe tornò come ghiaccio ad immergersi nel lago per mano con la ragazza vestita di spezie.