domenica 21 marzo 2010

tana libera tutti

pensavo alle partenze improvvise,qualcosa del genere zambindibombumbum un attimo prima ridi l'attimo dopo non ci sei più
"ei ciao sarasara""ciao parto""parti?"me ne vado viavia lontano lontanissomo,anzi iperlontano,me ne vado sulla luna,forse,o forse in canada,indonesia franciasvizzerzgreciafiji me ne vado in congo.parto e non lo so se torno.
ho un paio di mutandespazzolinocalzinimagliettapantaloni.parto in costume ma con la sciarpa e gli stivali perchè mi va così.adesso mi alzo mi giro rido ti abbraccio piango un po' per tutte le volte che c'eri e quelle che no,poi me ne vado ringraziando il pubblico con un inchino.e in quel momento in cui tutti qua in sto bar del centro con monili e vinili penseranno chesòpazza esplicherò che sono diversa,anche se la domanda giusta è perchè non sono uguale,ma uguale a chi o diversa da cosa?comunque non sono le domande il punto.
forse sono pazza forse no,secondo me si.non son mai stata uguale a nessuno,o forse son talemente patetica che mi sento diversa.
comunque le mie unghie sono rosse,ho bisogno di fissazioni se no mi sento vuota a dipendere da me.
pittura sara,dipingi,scrivi,staminchia,fai qualcosa,gingillati,tagliati i capelli o i peli delle gambe,leggi,fatti un tèuncaffèunbicchierediwhisky.ecco brava umbriacati e poi urla fuori dalla finestra che quel tipo è un coglione a buttar giù le cicche delle sigarette dalla finestra che non fuma in casa sua perchè povera la sua pargola che si deve respirar tutto quel fumo,però le tuemerdadicicche che riempono il giardino sotto casa invece si.spero che ti venga una dissenteria fulminante mentre sei in autobus.così impari.
"l'ignoranza danneggia te e chi ti sta intorno" .
comunque sarà anche il 21 marzo ma è nuvolo cupo e fresco.la primavera quest'anno si fà desiderare eh.ho pulito casa così mi sento meglio e mi sembra che la bella stagione arrivi prima se ci son le piastrelle splendidesplendenti.però il telefono non suona,e dovrebbe.
suona suona ti prego suona.
sono da sola in una casa silenziosa e mezzapulita,coi piedi bagnati,i piatti nel lavandino,due pesci rossi,la lavatrice che centrifuga,pennelli colori e fogli sul pavimento,odore di incenso e ciappi per capelli,la vita è seduta sul parquet in via treves.
adesso non ci penso a Te,tanto lo so che non mantieni le promesse.ci conosciamo da poco ma ti vedo da sempre,da ancora meno so che non mi fido neanche di te,è facile sai,non credere alla verità.
è domenica e il cielo è grigio,sono andata a letto alle 5 e mezza e mi son svegliata all'una,non ho ancora messo il naso fuori di casa e ho mangiato gli avanzi di ieri,le mie coinquiline non ci sono e i miei capelli vogliono essere lavati,o sete e voglia di ascoltare de andrè.
la domenica nella mia testa è sempre un delirio,sarà perchè i miei pensieri hanno voglia di finir la settimana.
vi lascio una pillola di delirio


Amori mannu, di prima 'olta
l'aba mi suggi tuttu lu meli di chista multa
Amori steddu, di tutte l'ore
di petralana lu battadolu di chistu core
...
e idda si tunchia abbeddulata ea ea ea ea...
iddu le rispundia linghitontu ae ae ae ae...

un sorriso a chi c'è e a chi non c'è.tana libera tutti.
comincia la primavera.

martedì 16 marzo 2010

innamoratevi voi

lo so che è brutto ma ci sono momenti che si alternano peggio di un altalena col vento e un bambino vivace che ha voglia di sbucciarsi le ginocchia.
e che mai vorrei dirlo ma a volte,saranno le aspettative,saranno i sogni,o le illusioni,le speranze,ma qualcosa crolla.
la fede non la perdo,ma ogni tanto la pazienza nel credere,credere e crederci che esista l'amore al singolare,quello con l'articolo,con un nome e un cognome,quella la perdo.
innamoratevi voi,io torno alla mia teoria dell'uomo oggetto.
non odio,non detesto e rispetto.ma in me ci credo,nel resto non lo so,
non sono sicura nemmeno del terreno sotto i miei piedi,come posso esserlo di un idea?
adesso va così.il tempo passa e cambierà.
oggi va così.
oggi,in qualche modo,non ci credo più.