sabato 18 dicembre 2010

costruire

costruire.
è quello che tutti cercano di fare per tutto il tempo.
io sto costruendo qualcosa per cui valga la pena lottare.
una forma di felicità.la mia,la nostra.
per ora è tutto quello che posso dire.
costruiamo case,lavori,sorrisi altrui,i nostri,costruiamo oggetti,immagini,sapori,odori,momenti.
io costruisco la mia serenità,o almeno ci provo.
e voi?state costruendo qualcosa?
io penso che dovreste farlo,io penso che voi lo facciate,e magari manco lo sapete.
intanto io vi costruisco un sorriso,il vostro,il mio,i nostri.

mercoledì 13 ottobre 2010

molto meglio di ieri,e un po' meno di domani

mi prendo un minuto,o anche due,che sono gli unici che ho in questo tempo pieno di emozioni che non posso spiegare con parole
mi prendo un angolino di tempo per raccontarvi tutto quello che sapete già.
le foglie cominciano a scontrarsi con l'asfalto fresco e la città diventa di un calore congelato,un rosso velato e fatto di nebbia.so a chi piacerebbe molto tutto questo.finisce il tempo delle piazze e dei giardini e ricomincia quello dei locali chiusi,dei bar e dei pub.la mattina il vento freddo ti congela il naso e la punta delle dita e la notte vorresti tanto avere qualcuno a cui appoggiare i piedi.
e l'hai.e l'ho.
non ho paura delle parole ne dell'amore ne delle cose dette non dette sognate pensate,ne dei momenti andati e che non torneranno.ho una gran voglia di vivermi questo presente nuovo con l'odore di lui e il sapore di noi.
sono con lui da testa a piedi,un corpo lungo 1.67 pronto a condividere,una mente sparsa arrotolatacapovoltasognatapensata pronta a non programmare,a non sforzarsi.un cuore che c'è.
ho i piedi freddi;
una coperta pesante nel letto,due cuscini.
fuori il mio alito diventa vapore;
ma ho un fiore sulla scrivania
che sboccia.
che per sempre o non per sempre
oggi è molto meglio di ieri,e un po' meno di domani.


domenica 5 settembre 2010

le distanze dalla realtà


Ieri mi hanno letto le carte in una stanza di anni fa con un aria di futuro e un nonsochè con l'odore di presente.Mi hanno detto tutto quello che sono già,le situazioni che vivo,come le vivo,che mi rendono quella che sono.Uomini che vanno e vengono e che io tengo sempre alla giusta distanza da me e dai miei sentimenti...'Si,conosciamoci.Sisi,ti voglio bene...Però tu resta nella tua vita che io resto nella mia'.
Ma come,come si può darmi torto se sostengo che se non sto bene con me stessa non starò mai e poi mai bene con qualcun'altro?
E io sto bene con me.Talmente bene che non ci voglio nessun'altro nella mia vita,che se poi qualcosa non va mi crolla addosso sia l'altra persona che me stessa che quello che si costruisce insieme;ed un peso così non so se sono in grado di reggerlo.
Dite pure,dite pure,non mi va di rischiare...e allora?
A volte si hanno dei periodi di distanza dai sentimenti,questo è il mio.
Stronza no e nemmeno insensibile.Ci sono io e mi voglio bastare.
Sorrido anche se mi mangio le unghie quando mi si dice la verità.
E rido anche se fuori piove e ho preso le distanze dalla realtà.
Ho una vita che aspetta e cosa non si sa.
E un quaderno ancora bianco che una spirale di parole conterrà.

Ho perso la strada,o forse son su un sentiero secondario sterrato,ma ho chi voglio accanto a me...E il fango sulle scarpe è più bello dell'asfalto sotto le gomme.

lunedì 2 agosto 2010

meglio orsi soli che formichine annegate nelle bollicine

lasciatemelo dire,stiamo facendo un gran brutto lavoro per questo mondo.
o meglio:
non stiamo facendo proprio niente.ci stanchiamo tanto per giungere al niente e ci sembra che questo ci basti,per tornare a casa la sera e prepararci da mangiare,magari un birra con amici e affogando tutto in un po' di bollicine i pensieri non riusciranno a parlare,soffocati dalla prepotenza dell'ignoranza.
ah,stasera ci vado giù pesante.
cosa vuoi che ti dica,mi va così',tanto ormai non legge più quasi nessuno quindi che me ne frega.quello che pensate di quello che dico non lo so,quindi non me ne faccio una questione di sopravvivenza.sono schizzata lunatica e anche un po' pessimista a volte.
ma quando ti tira il culo ti tira il culo,non c'è santo che tenga.
e siccome i tasti son più veloci dell'inchiostro a volte mi concedo la debolezza di sfogarmi con voi,due anime,che mi leggete.forse.
insomma pensavo ad un desiderio da esprimere.anzi tre.
dunque vorrei la pace nel mondo,vincere al lotto,ed essere felice..ah,come,non è questo che dovrei desiderare?eppure sul copione mi sembrava di leggere così.
al diavolo anche il copione allora.
io voglio un buono,per poter esprimere i miei tre desideri un po' più in là.eppoi li voglio pure con la garanzia che,caro il mio genio,se non funzionano te li porto indietro.to mò.
comunque non li considerare come desideri questi,piuttosto come vizi,si,stasera mi permetto anche quelli.
e ancora
meglio soli,dicono,che mal accompagnati.si ma non è che la compagnia dev'esser brutta,anzi,la compagnia non è mica bruttantipaticastupida,anzi,comunque meglio soli in ogni caso,dico io.
sono un orso,che vuoi farci.un orso con una scorza dura,acida e anche amara.ma sono io e me la tengo,così non mi faccio più male.
vuoi forse dirmi che è sbagliato?
e non mi si giudichi per l'orso che sono.
cambio carattere ad ogni alba,lo sapete tutti.solo io non l'ho ancora capito.
comunque meglio orsi soli che formichine annegate nelle bollicine,io la vedo così.
comunque oggi mi và così,ho scritto da farmi venire il fiatone e ho gli occhi gonfi,le gambe stanche,la testa pesante e la schiena mi fà male.
vi cedo i tre desideri.
tanto non me li confesserete mai,lo so.
ma a chi parlo poi.
bah



domenica 18 luglio 2010

il sogno del ghiacciolo


e adesso silenzio,lasciate che possa sognare un po',due minuti di sogno,come il tempo di una bella canzone o di un tramonto nel momento più inteso,come il tempo di un discorso e un pensiero,il tempo di vita di un ghiacciolo ad agosto.
ho fotografato un amore grande come quello che sà essere e ho immortalato una vita passare in un volo così veloce da poterlo toccare.
voglio un sogno che dura lo stesso tempo di quell'amore in quel volo di vita.e forse l'ho.
adesso ho il tempo di lasciare che le cose vadano con calma.al
diavolo le risposte e il tempo dell'attesa.
mi bastano due minuti.il tempo giusto d'attesa per un buon sorriso.
quindi per favore,se per caso passate di qua,bussate piano e sorridete forte,ho bisogno di allegria e aria pulita,pulita e fresca,come un ghiacciolo ad agosto.

domenica 20 giugno 2010

anche le batterie si caricano

le promesse arrivano e si infrangono contro pareti di vetro che prima non c'erano.
sono nell'alba di una storia senza titolo.
mi sento all'inizio del vuoto senza niente troppo vicino da poterlo toccare.e mi va bene così.
calma piatta e pioggia non sono un bel cocktail;ma non ho più veleno mio,ne degli altri.
mi sto staccando dal passato che come uno scotch scadente mi lascia un po' troppo appiccicosa una volta tolta la pellicola,ma gratto,rigratto,ci credo davvero e gratto ancora un po' più forte,così anche la colla si staccherà e non rimarranno sporcizie attaccate alla mia pelle.ne ricordi così forti e presenti da non farmi sentire libera,ed a me stessa mi avvicinerò.
anche gli adesivi con belle immagini poi si staccano,
anche le cerniere che tengono chiuse ossessioni e paure, poi si scastrano.
anche gli interruttori in qualche modo scattano,hai mai pensato che potrebbe essere la lampadina il problema?
anche le batterie si caricano.
cammino calma e penso agli estremi che non mi appartengono.sto nel mezzo e mi ascolto.
non riesco a sognare un futuro perchè son concentrata a non inciamparmi nel prossimo passo,"cosa voglio fare DA GRANDE" non lo so,del resto non immagino nemmeno quello che voglio fare domani.il futuro sulle lancette arriverà,io penso a me,il tempo se la cava da solo.
ci sono io,e mi rispetto.
questo mi basta.

lunedì 10 maggio 2010

lo voglio per voi

vorrei che i miei sogni avessero una forma e,perchè no,anche una dimensione,così da poterli sagomare,unire strappare distruggere ricomporre,RICREARE.
eppure sembra sempre così difficile partire da zero,non voglio che sia successo niente,perchè niente è successo e voglio solo cancellare quello che è accaduto e creare un sogno partendo dalle fondamenta in modo da renderlo più stabile e sicuro.anzi no,voglio fare le cose in grande,ne voglio più di uno e ne voglio anche di molto diversi.
voglio avere un sogno colorato,uno vestito da piccolo obbiettivo,uno impossibile per cause esterne alla mia persona ma che il solo fatto che ci sia mi rende leggera,voglio un sogno che mi faccia sentire tranquilla e uno che mi faccia scorrere l'adrenalina,voglio un sogno con i piedi per terra e uno con i piedi su un aereo.voglio sogni diversi e da dedicare,poi ne voglio uno per me.
voglio cancellare le botte ed i baci,ma non tutti,solo quelli degli ultimi 9 mesi,escluso uno.il tuo,e tu lo sai.
voglio un sogno che mi faccia pensare a riabbracciare amici che non vedo da tanto o amici che non vedo tanto,o entrambi,voglio che si conoscano e voglio farli abbracciare.
voglio ritrovare il coraggio di bastarmi,e ce la sto facendo,voglio riuscire a far capire a me stessa che ce la sto facendo e che il primo sorriso di serenità che farò sarà meraviglioso.
voglio andare a vivere con l'unica persona al mondo con cui vorrei vivere,con lei e il mio cane,perchè si,perchè ho bisogno di un'amica come lei,e pensare che lei ci sia mi fà sentire più tranquilla.
voglio ballare.
voglio una condivisione sincera di spazi e tempi.voglio essere con lui.
voglio un'obbiettivo che riesca a renderti felice e voglio che tu riesca a lasciarti andare,voglio che prendi quel pezzo di me di troppa irrazionalità e che mi regali un po' della tua razionalità,voglio che tu sappia che tra le mille cose che voglio sempre cambiare,sei l'unica che voglio che ci sia per sempre,olly.
voglio che continui a sognare con uno dei più bei sorrisi che io abbia mai visto stampato in faccia a qualcuno,e che tu abbia il tempo pieno,ma che tu riesca a trovare il tempo per te;voglio che trovi il giusto spazio per tutto e per tutti,voglio che ti prendi un po' delle mie paranoie e che le butti via,e voglio che mi concedi un po' di risate,voglio correre e sentirmi bimba,debi.
voglio che tu sia più serena e che impari a sorridere agli eventi quando loro ti sorridono,voglio che impari che alcune cose nascono per essere semplici,e che non c'è problema che non si possa risolvere,voglio che impari a "non pensarci su";voglio che fumi meno e che respiri di più,voglio che la smetti di farti paranoie stupide che ti fanno solo star male e che prendi un po' della mia leggerezza nell'affrontare le situazioni,ma che mi regali un po' della tua bellezza e dei tuoi sogni colorati,serena.
voglio che impari che nella vita si sbaglia,e che se sbaglio io sbagli anche tu,che siamo solo esseri umani e che è giusto che ogni essere umano abbia una propria idea anche se è contraria alla tua,voglio che fai quel che professi e che impari a parlare sorridendo davanti ai problemi;voglio che prendi un po' dei miei sorrisi e che mi dai un po' della tua sicurezza,francesco.
voglio che tu abbia tanta cura di te ladda,perchè sei una delle poche persone di cui io mi curerei col cuore,e voglio che un po' della bontà che hai per tutti tu l'abbia anche per te stesso,voglio che tu capisca quanto bene ti voglio anche quando le mie affermazioni sono tutto meno che opportunee;voglio che mi dai un po' della tua positività e che prendi un po' dei miei abbracci,ladda.
voglio che tu continui ad essere come sei,e che continui a rincorrere i sogni che hai,voglio che la tua vita non finisca mai e che il tuo sorriso contagi il mondo,voglio che continui ad amarla e voglio potervi riincontrare,fil.
voglio che ti accorgi che nel mondo ci sono anche gli altri,e che ci sono sempre,quando tu lo vuoi a maggior ragione,ma anche quando sono scomodi,voglio che tu capisca che sei tu che cammini attorno al mondo e non il mondo che cammina attorno a te;voglio che tu mi dia un po' della tua carica esplosiva e che tu ti prenda un po' della mia modestia.voglio barattare un po' dei tuoi suoni con alcuni dei miei silenzi,elia.
voglio che tu possa trovare il coraggio di riconoscere i tuoi errori e che trovi la forza di ammetterli,voglio che tu capisca che i problemi non si risolvono ne con il silenzio ne con il tempo,voglio che tu apra gli occhi e che tu riesca a vedere la bellissima famiglia che hai,voglio che spargi come una polvere magica fatta di piccole attenzioni a chi ti vuole bene;voglio che tu ti accorga che nulla è scontato;voglio che tu sia un uomo e che tu spenga il televisore e vada a parlare con le tue figlie e con tua moglie;voglio che tu sappia che io ti ho perdonato,adesso perdonati tu,papà.
voglio che tu sia un po' più tenera,ma non come un pomodoro che se cade si ammacca,perchè si sa che poi la parte brutta non è buona,voglio che tu sia tenera piuttosto come un pezzo di focaccia,di quelli buoni di cui si ha voglia che il solo pensarci ti fà venire l'acquolina in bocca.voglio che tu ti accorga di quanto bella sei,e che impari ad accettare la diversità senza combatterla;voglio che ti siedi in un prato,ti ascolti e guardi un tramonto con foglio e biro a portata di mano;voglio che ti prendi un po' della mia calma e che mi dai un po' della tua dinamicità,mamma.
vorrei che tu fossi un po' meno orgoglioso e un po' più insicuro,ma vorrei che tu rimanessi per sempre bello come sei,con i tuoi sogni che restano tuoi;voglio che ti prendi per un po' i miei piedi che si muovono e che mi lasci un po' dei tuoi ragionamenti sensati,voglio abbracciarti forte come non ho fatto mai,michele.
vorrei che tu ti portassi un po' dietro la testa e che la usassi quando devi e non quando non importa,vorrei che tu insegnassi al mondo come si fà ad essere più sereni e che ti prendessi dal mondo una dose di rispetto per gli altri,vorrei che imparassi che tutti ci sono ma non per sempre e che imparassi a valorizzare quello che hai.voglio che ti prendi un po' della mia serietà quando serve e che mi dai un po' della tua spensieratezza;saverio.
altre cose vorrei per altre persone,ma ci sono parole e tempi.
per adesso vorrei addiritura concedermi un istante per quello e per quelle persone che vorrei conoscere ma ancora non ho conosciuto.
vorrei conoscere il canada e l'australia.vorrei prendere un po' di tempo e fermarlo per poter conoscere meglio la robby e caribai.vorrei conoscere almeno la metà delle persone meravigliose che ancora non ho mai visto.
e vorrei continuare ad innamorarmi 5 volte al giorno.per sempre,senza amare mai davvero.(forse)

quel sorriso di serenità,lo voglio per voi.

voglio sorridere e ricominciare da qui.
da una carezza al mio cane,
un risotto da cucinare,un bicchiere di vino rosso da gustare e bob dylan da ascoltare.




sabato 10 aprile 2010

chiudetevi fuori

fermi tutti.
spegnete quei faretti che mi puntate in faccia,alzatevi dalle poltroncine rosse e dirigetevi verso l'uscita prego signori,da quella parte.che gli attori si tolgano il trucco e gli abiti di scena.cali il sipario.c'è qualcosa di terribilmente sbagliato in questo spettacolo.
non mi piace per niente.
interpreto la parte di una ragazza con i vestiti a fiori e le matite tra i capelli con la faccia di una buona,ma che non crede più in niente.non crede nelle cose che vano bene,non incontra mai persone con cui condividere un pensiero,ma soltanto persone molto lontane da lei con le quali è costretta a bere per diventar più stupida e poter così avere una conversazione con loro.è assurdo,no?
la vita di questa ragazza in questo copione è troppo scondita,non sà di niente,nemmeno di verità.
và in giro profanando che l'amore esiste,ma nella realtà dei fatti stà diventando sempre più distante dai rapporti umani.è un acido che parte dallo stomaco e si ferma all'altezza del cuore.
il calore di una notte nello stesso letto e nulla di più non mi piace più,ma non resisto alla carne perchè sono solo un essere umano.allora mi aggiro per il palcoscenico in silenzio guardando tutti,attori e spettatori,negli occhi senza più le emozioni che avevo tempo fà.
ero un emozione con i vestiti addosso,ma poi è successo qualcosa,c'è stato un colpo di scena che mi devo esser persa tra i mille dettagli andati storti,perchè sono cambiata
interpreto una parte che non mi piace.non sono più io.

lasciatemi in silenzio al centro del palco,o fate casino senza rumori.
uscite,se ne vadano i costumisti,i truccatori,il bigliettaio e lo spazzino,fate scattare il lucchetto e chiudetemi dentro.
anzi,chiudetevi fuori.

domenica 21 marzo 2010

tana libera tutti

pensavo alle partenze improvvise,qualcosa del genere zambindibombumbum un attimo prima ridi l'attimo dopo non ci sei più
"ei ciao sarasara""ciao parto""parti?"me ne vado viavia lontano lontanissomo,anzi iperlontano,me ne vado sulla luna,forse,o forse in canada,indonesia franciasvizzerzgreciafiji me ne vado in congo.parto e non lo so se torno.
ho un paio di mutandespazzolinocalzinimagliettapantaloni.parto in costume ma con la sciarpa e gli stivali perchè mi va così.adesso mi alzo mi giro rido ti abbraccio piango un po' per tutte le volte che c'eri e quelle che no,poi me ne vado ringraziando il pubblico con un inchino.e in quel momento in cui tutti qua in sto bar del centro con monili e vinili penseranno chesòpazza esplicherò che sono diversa,anche se la domanda giusta è perchè non sono uguale,ma uguale a chi o diversa da cosa?comunque non sono le domande il punto.
forse sono pazza forse no,secondo me si.non son mai stata uguale a nessuno,o forse son talemente patetica che mi sento diversa.
comunque le mie unghie sono rosse,ho bisogno di fissazioni se no mi sento vuota a dipendere da me.
pittura sara,dipingi,scrivi,staminchia,fai qualcosa,gingillati,tagliati i capelli o i peli delle gambe,leggi,fatti un tèuncaffèunbicchierediwhisky.ecco brava umbriacati e poi urla fuori dalla finestra che quel tipo è un coglione a buttar giù le cicche delle sigarette dalla finestra che non fuma in casa sua perchè povera la sua pargola che si deve respirar tutto quel fumo,però le tuemerdadicicche che riempono il giardino sotto casa invece si.spero che ti venga una dissenteria fulminante mentre sei in autobus.così impari.
"l'ignoranza danneggia te e chi ti sta intorno" .
comunque sarà anche il 21 marzo ma è nuvolo cupo e fresco.la primavera quest'anno si fà desiderare eh.ho pulito casa così mi sento meglio e mi sembra che la bella stagione arrivi prima se ci son le piastrelle splendidesplendenti.però il telefono non suona,e dovrebbe.
suona suona ti prego suona.
sono da sola in una casa silenziosa e mezzapulita,coi piedi bagnati,i piatti nel lavandino,due pesci rossi,la lavatrice che centrifuga,pennelli colori e fogli sul pavimento,odore di incenso e ciappi per capelli,la vita è seduta sul parquet in via treves.
adesso non ci penso a Te,tanto lo so che non mantieni le promesse.ci conosciamo da poco ma ti vedo da sempre,da ancora meno so che non mi fido neanche di te,è facile sai,non credere alla verità.
è domenica e il cielo è grigio,sono andata a letto alle 5 e mezza e mi son svegliata all'una,non ho ancora messo il naso fuori di casa e ho mangiato gli avanzi di ieri,le mie coinquiline non ci sono e i miei capelli vogliono essere lavati,o sete e voglia di ascoltare de andrè.
la domenica nella mia testa è sempre un delirio,sarà perchè i miei pensieri hanno voglia di finir la settimana.
vi lascio una pillola di delirio


Amori mannu, di prima 'olta
l'aba mi suggi tuttu lu meli di chista multa
Amori steddu, di tutte l'ore
di petralana lu battadolu di chistu core
...
e idda si tunchia abbeddulata ea ea ea ea...
iddu le rispundia linghitontu ae ae ae ae...

un sorriso a chi c'è e a chi non c'è.tana libera tutti.
comincia la primavera.

martedì 16 marzo 2010

innamoratevi voi

lo so che è brutto ma ci sono momenti che si alternano peggio di un altalena col vento e un bambino vivace che ha voglia di sbucciarsi le ginocchia.
e che mai vorrei dirlo ma a volte,saranno le aspettative,saranno i sogni,o le illusioni,le speranze,ma qualcosa crolla.
la fede non la perdo,ma ogni tanto la pazienza nel credere,credere e crederci che esista l'amore al singolare,quello con l'articolo,con un nome e un cognome,quella la perdo.
innamoratevi voi,io torno alla mia teoria dell'uomo oggetto.
non odio,non detesto e rispetto.ma in me ci credo,nel resto non lo so,
non sono sicura nemmeno del terreno sotto i miei piedi,come posso esserlo di un idea?
adesso va così.il tempo passa e cambierà.
oggi va così.
oggi,in qualche modo,non ci credo più.

venerdì 26 febbraio 2010

il coraggio della pioggia

a volte vorrei essere un righello,o una caraffa con le tacchette,o un contachilometri,o una parola magica..per sentirmi più sicura nel sapere quanto si può essere felici,quanto si può essere sereni,quanto si può Essere.
vorrei un binocolo per vedere prima quello che arriverà,così da potermi preparare,ma poi,infondo,non lo vorrei.
vorrei piuttosto che a volte le cose finissero bene.ecco si,questo mi sembra di poterlo desiderare.
vorrei che le persone non giocassero a freccette con le parole, perché ti pungono e ti stanno attaccate lì per un po',dove ti hanno colpita.
c'è un vento strano la notte,un vento di primavera,di qualcosa che verrà;
e la pioggia cade decisa pur sapendo che sta per schiantarsi al suolo,consapevole però che dopo l'impatto il suo giro ricomincerà,e chissà dove cadrà.
vorrei avere il coraggio della pioggia di cadere e pulire,lasciare bagnati e chiusi coi propri problemi in testa.e forse l'ho questo coraggio,o è quello che sto cercando.
non c'è problema che non si possa risolvere, e se non si può risolvere evidentemente non è un problema ma un dato di fatto,qualcosa quindi che va accettato.
la vita qua lascia il passato ogni giorno,e tutto succede molto in fretta.
apro le finestre e vado a comprare uno spazzolino nuovo.
la vita qui comincia da zero.

mercoledì 17 febbraio 2010

un addio,un surf e una papera

a volte mi perdo in pensieri che non ci sono più.un ricordo e un pensiero di addio con la mano stretta da lontano a una ghirlanda di fiori colorati.
addio nonno.



voglio dei piedi che lasciano orme colorate per rinventarmi.
mi voglio,allora mi cerco,e mi cerco di più,ma non mi trovo.ci sono troppe verità che mi sono rimaste dentro.a volte sono così poco abile con me stessa,non mi lascio alternative,o così o così.poi però mi lascio correre e chiudo un occhio,anzi tutte due,forse per questo cado spesso e chi mi conosce lo sa che con le stampelle ci ho passato del tempo..dovrei imparare a prendere le misure col mondo.
comunque pensavo che a volte mi sento inutile,un po' troppo spesso ultimamente,sento che la mia ricerca è quasi inutile tanto quella della giusta onda per un surfista ai giardini margherita.e così,come lui,a volte mi chiedo se è meglio che cambi ricerca o che cambi luogo...
così sogno che,in una giornata di sole,una papera geneticamente modificata arrivi e mi porti la soluzione mentre io saltello sulle molle e la sira ruba il formaggio a una coppietta che fa un picnic.
ma alla sira il formaggio fa male,il sole non c'è.fa freddo e le molle sono ancora chiuse.e le papere,le papere non passano dal bar a prendersi il caffè la mattina,quindi io cerco.
mi cerco,e mi cerco di più,ma,ancora una volta,non mi trovo.
forse ho solo bisogno di crederci,crederci che sto cercando qualcosa,e non mi sto arrendendo agli eventi.
non so quello che cerco,però mi sembra di intuire quello di cui ho bisogno.
ho bisogno di natura e di amore.
di sentire l'erba fresca sotto i piedi,di non alzarmi alle 6 la mattina per andare a lavorare,di non avere fretta e di un calore nel letto che non sia solo il mio;
ho bisogno di camminare lenta per guardare com'è bello il mondo attorno,di silenzi e occhi profondi che ti capiscono,ho bisogno di non sentirmi il tempo che con le sue lancette mi punge la schiena spingendomi a correre coi paraocchi,per non farmi troppo male.

ecco.
ecco?

mercoledì 20 gennaio 2010

un mondo solo

scrivo perchè nessuno si dimentichi che non è il solo al mondo,
ne solo che solo ci si deve sentire perchè se solo eliminassimo un po' di specchi scopriremmo che c'è un mondo da guardare,
ne soli al di fuori della visione delle cose,
imparate a guardare gli altri negli occhi e a riconoscerli come esseri umani quali sono,e quali siete.
siamo o no della stessa razza di animale?
bene,dunque comportiamoci da tale.e non da predatore/vittima.
impariamo a chiedere "come stai?" e a chiederlo davvero,perchè la gente vuole dirlo come sta,la gente a volte ha bisogno di qualcuno che davvero gli chieda come sta,e che davvero ascolti la risposta.quando vi chiedono come state ditelo,senza paura,e guardando chi ve lo chiede negli occhi,e non dimenticatevi MAI di aggiungere a fine frase quelle bellissime lettere che l'altra persona vuole sentire "e tu?"
impariamo ad andare lenti e a non viaggiare guardando un punto non definito nello spazio pensando tutti indaffarati a ciò che dobbiamo fare durante la giornata della serie omiodioquantecosedevofare,ma ad alzare quel benedetto sguardo e a stare attenti al mondo,che vicino a noi probabilmente ci sarà qualcuno che possiamo aiutare in qualche modo,vuoi con un sorriso,una parola,un gesto,un'azione.
impariamo che non siamo soli al mondo,
ma che soprattutto,
ci sono gli altri.
e gli altri non sono ne più ne meno di noi.

io credo che ognuno di voi sappia quanto è piacevole che qualcuno ti dica che pensa a te,che qualcuno ti chiami solo per chiederti come stai,che qualcuno di scriva,che qualcuno ti ascolti e ti sorrida e che interagisca con te,non che parli con se stesso usando te come specchio.
io dico che voi lo sapete,ma voi,lo fate?
dunque se non lo si fa,non ci si meravigli se non viene fatto a noi.
quando raccontate qualcosa a qualcuno state parlando con lui/lei o con voi,lo state guardando negli occhi?
quando qualcuno vi chiede come state gli chiedete sempre "e tu?"
parole gente,non usate parole da soli,che per quello abbiamo il pensiero,le parole servono per COMUNICARE.poche,ma buone.


non vi pare che se eravamo destinati a fregarcene gli uni degli altri o a non conoscerci e non preoccuparci dei nostri simili venivamo creati come rarità?che poi le rarità si aiutano ad evolversi.
comunque l'essere umano rarità non è.
e un motivo ci sarà,e non sarà,per caso dico io,che dobbiamo stare uniti?
che dobbiamo amarci e prenderci cura gli uni degli altri?
non so.
io dico di si.

siate buoni

venerdì 8 gennaio 2010

But You Must Try,Try And Try

eventi,catapulte,terremoti,scossoni,testate e capitomboli.
presente quando cade qualcosa, vi chinate in due per raccoglierla e vi tirate una testata dolorossissima però poi vi alzate e dite "nono niente,non mi sono fatta niente",però vorreste accartocciarvi,stringervi il bernocolo che ormai ha gia raggiunto l'altezza del grattacielo di dubai,e urlare parolacce i russo..."nono niente,non mi sono fatta niente"(sese)...presente?ecco,sto così,solo che il bernocolo và dal cervello al cuore e l'altra persona,beh,sono comunque io.

un anno non cominciato saltellante diciamo.si,diciamo così,perchè mica sto male,ma non sto nemmeno troppo bene.
come dicevo,una serie di eventi,catapulte,terremoti,scossoni,testate e capitomboli.
si scivola sulla vita qua.
e se non acchiapppi la ringhiera al volo,fai solo un po' più di fatica ad alzarti,ma ce la fai,alla fine ce la fai eccome.
ce la faccio,alla fine ce la faccio eccome.
e quando mi rialzo chissà se imparerò ad avvicinarmi a sta ringhiera.
secondo me no.
diciamocela,a chi non piace fare la parte dell'eroe che si rialza da solo?o più che altro,a chi non piace darsi forza da solo,graffiandosi i palmi delle mani si,ma indurendo i muscoli dei polpacci.
siamo dei supereroi.
e a star bene ce la farò anche questa volta.

una canzone mi ha detto

"You Can Get It If You Really Want,but you Must Try,Try and Try...."


del resto,come un pezzo di cuore che cammina in giro per la francia,mi ricorda... RIIIIIDI !

ricorda di quando hai sorriso,e sorriderai

un occhiolino,un abbraccio e un sorriso a tutti(e perchè no,una sonora risata)