sabato 3 gennaio 2009

mentre ci liberiamo delle nostre paure la nostra presenza automaticamente libera gli altri

ricapitolando mi trovo con una valigia davanti a una porta
ed oltre vedo già un viso familiare seduto al mio stesso tavolo che mi sorride malinconico e insiste nel predicare un tempo che passa e diminuisce progredendo
un biglietto atteso con troppi imprevisti che si susseguono e un nervoso che cresce per la superstizione che non c'è infondo
un lungo viaggio da affrontare da sola,e un fratello ed amico che mi attende agli antipodi
c'è la neve e un nuovo sport,un nuovo amore
ci sono nuovi amici e conoscenze
baci sfuggiti e baci nascosti come sempre i know ma mi lascio tagliare le labbra da un sorriso molto facile da esprimere per la mia anima
e tutto va
mi aspetto un buddha tutto d'oro che mi bussa all porta e mi racconta.
mi porta in un flusso invisibile pieno di emozioni che ti tagliano la pelle per farne parole da regalare ai bambini

un frase aggrappata a un foglio su una parete di una stanza arancione,letta milioni di volte,questa volta mi parla,sussurrandomi

"la nostra paura più grande non è quella di essere inadeguati.
la nostra paura più grande è di essere estremamente potenti.
E' la nostra luce,non la nostra oscurità,che più di tutto ci spaventa.
ci chiediamo
"chi sono io per essere brillante,stupendo,favoloso,pieno di talento?"
in realtà,chi sei per non esserlo?
far finta di essere piccolo non è di aiuto al mondo.
non c'è niente di illuminato nel rimpicciolirsi così che altre persone non si sentano insicure vicino a te.
Siamo destinati a brillare come fanno i bambini.
e mentre lasciamo che la nostra luce brilli inconsciamente diamo agli altri il permesso di fare lo stesso.
Mentre ci liberiamo delle nostre paure
La nostra presenza automaticamente libera gli altri"

Nelson Mandela