sabato 23 agosto 2008

pezzi di un vetro così finto che non taglia più

"non conosce paura l'uomo che cammina sui pezzi di vetro"

ancora a domandarmi cosa è giusto
a farmi le domande che ci inseguono da una vita

cosa?
perchè?

a domandarmi cosa conosco di me
cosa conosco della mia ricerca
quanto poco so di me
e di ciò che voglio fare
quanto pungente può essere ogni piccolo segnale
e quanto inutile e decisivo
possa essere ogni punto
che mi capita di scorgere
in mezzo a mille passi su queste pietre sporche.
voci che chiamano il mio nome
e musica
che mi ricorda che c'è ancora tanto da scoprire
dolce attesa
speranza
violenta voglia di andare

provo a crearmi ininterrottamente una giustificazione
per continuare a cercare qualcosa in cui ritrovarmi
ed ogni tanto poi
mi osservo
stremata
come avessi corso per una vita,
e mi immagino
ai piedi di un forte albero
a coccolarmi
a tentare di darmi tranquillità
e forza.

pochi secondi
ed una vita intera
per tutta questa convulsa ricerca,
ai quali forse dò un importanza esagerata.
all'altezza delle radici
di alberi fitti
in una foresta in cui è possibile scorgere solo i miei occhi
spaesati.
e fuori da ogni parametro
il caos.

il caos di città in cui mi trovo
piena di rumori e luci che non riconosco più
che non mi piacciono più
come quando ero bambina e tutto era così nuovo
e qualcunque cosa sembrava così bella.
mi fa male e mi distrugge questa città paralizzata
cammino su vetro finto che non taglia più
ma vorrei sanguinare per capire se son ancora vera.
vorrei avere una gomma per cancellare tutto l'inutile che esiste
a cui la gente sembra essere sempre più interessata,
vorrei che tutti si accorgessere di tutto quanto più bello stanno distruggendo.
impazzisco in questa realtà finta.
mi aspetto sempre di più che un giorno tutto questo si sciolga
ed un fiume con targhe,insegne,marche,gioielli,motori
scivoli via
fino al bordo dell'universo
e sparisca
come non fosse mai esistito.

ho sempre più bisogno di avvicinarmi alla terra pulita
ai monti
al mare
al deserto
alle domande ed alle risposte dell'orizzonte
ed al vento
che porta con se tutte le parole
i baci
le luci di film in bianco e nero
la purezza dei sorrisi
il piacere di rimanere con gli occhi fissi sui particolari.
vorrei
sdraiarmi tra il cielo e la terra
senza nulla attorno
che mi impedisca di vedere l'orizzonte
e quasi tenerlo per mano,
ed il cielo.
e riuscire a sentirmi
come donna
come persona
come anima
come cuore
e riuscire a capire con un energia travolgente
che sono io.


ora mi tuffo

mi capovolgo

mi perdo

mi giro e capovolto


e se mi rialzo

tutto sarà.

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