domenica 13 aprile 2014

"I'm just the shadow of the man I used to be, and it seems like there's no way out of this for me"

Chi non si è mai trovato a riscrivere una canzone,una frase,una citazione su un taccuino,un blog,un diario o un pezzo di carta,perchè si sentiva debole rappresentato da quelle parole..
Chi non si è mai lasciato cullare nel pianto ascoltando con le cuffie a tutto volume una canzone..
Chi non ha mai sognato di tirare pungi fortissimi contro un muro che non si rompe,urlando vocali sorde e mute..
Chi non è mai stato deluso dal presente che in passato si era immaginato come un futuro migliore di questo..
Chi non ha pensato di scappare
Chi non è stato preda di mille dubbi e perplessità
Chi ha sempre saputo cosa fosse giusto fare?
"the two most important days in your life are the day you are born and the day you find out why"
è forse questo il momento che sta cercando di arrivare buttando la sua frustrazione,dovuta al non riuscire ad apparire,tutta sulla mia pancia che mi fa così male?
"I'm just the shadow of the man I used to be
and it seems like there's no way out of this for me
I used to bring you sunshine
now all I ever do is bring you down
How would it be if you were standing in my shoes?"
le relazioni sono una cosa complicata
Chi non ha mai desiderato staccarsi per riprendersi un po' se stesso?
Chi non ha mai desiderato poterlo fare senza dover dare troppe spiegazioni?
IO VORREI MOLLARE IL LAVORO,MOLLARE TUTTO ED ABBRACCIARMI UN PO'
Salutare tutti e sorridere col cuore a chi mi dice che ho sbagliato.Che ho sbagliato a lasciare un lavoro (che odio)con un contratto a tempo indeterminato,che ho sbagliato a lasciare.
Respirare e poi tornare e ricominciare da capo.
Perchè è così difficile prendere questa decisione?
Perchè abbiamo sempre bisogno di qualcosa di stabile per lasciare qualcosa di stabile nonostante sia proprio la stabilità quella che stiamo cercando di lasciare..?
C'è bisogno di un progetto (?)
Perchè sto aspettando come ombra,come punto interrogativo,come giovane,come donna sull'orlo di uno scivolo, una spinta che mi aiuti a buttarmi...?
Spinta,dove sei?

E c'è solo una canzone che un amico dall'altra parte del globo mi ha mandato che riesce a non farmi crollare del tutto.e allora ascolto,ascolto e aspetto.aspetto cosa?
E intanto sono grata di avere amici così.Amici che vedo spesso,amici che vedo raramente,amici che non rivedrò forse mai più,ma sono grata di aver incontrato,loro mi fanno sentire ancora un po' viva.Loro e la mia famiglia.Ma a volte questo non basta,sono io che ho bisogno di troppo?sono io che non mi so accontentare?ed è un male?
"I spent my time, watching
The spaces that have grown between us.
And I cut my mind on second best,
Oh the scars that come with the greenness.
And I gave my eyes to the boredom,
Still the seabed wouldn't let me in.
And I try my best to embrace the darkness
In which I swim."

1 commento:

manuela ha detto...

Mi viene dal cuore e dalla gola, come un grido spontaneo, un grido che conosco, dirti che il percorso della vita và riempito con tutti i passi possibili che ti portano verso ciò che pensi di voler.Dico pensi di volere perchè spesso mentre vai o quando arrivi ti accorgi che non era ciò che immaginavi.Ma che importanza ha in fondo quel che trovi è l'incognita ed è il motore che ci fa muovere.
Io non sono stata a guardare, nè ferma, nè assente.
Oggi non posso dirti che la mia inquietudine sia acquietata, che il senso di non essere al posto giusto sia guarito.
Probabilmente è parte dell'indole della tua e della mia personalità.Su questo non si interviene più di tanto.
Non c'è niente di sbagliato nel tentare e nel rompere un equilibrio quando ti sta stretto. Ma devi affrontare con grandissimo coraggio le scelte che fai, mai rinnegarle ma con lo stesso coraggio gurdi sempre avanti e costruisci....anche su ciò che lasci indietro se ti accorgi che era una buona cosa e la rivaluti.
Non c'è per nessuno un'unica direzione. si può andare e tornare in qualunque momento.
Poi devi avere sempre la coscienza che le cose intorno a te non sono immobili e probailmente cambiano.Sai accettare anche il cambiamento altrui?.Il rischio?
Allora vai, prendi il tuo"progetto non progetto" e vai, cambia in meglio vai verso cose nuove, costruisci la tua vita e colorla.
Io a 55 anni ancora mi chiedo che farò della mia vita domani....c'è un sogno che guarda al futuro, una nostalgia che guarda al passato, un senso di colpa che pesa e viene sempre con me..ma con tutte queste cose,che so che sono mie,continuo a vivere a testa alta.
take by the hand to your heart and go to live. MAMMA