Sudore,calore,polvere,cani randagi,infinita povertá,infinita
ricchezza,cittá infinite,selva infinita.
Ah,mia Colombia,quanta sei,quanta vita,quanto amore,quanto
pericolo sei.
Come una donna provocante,bellissima e pericolosa,come un’indigena,come
donna della selva,come impiegata di cittá,e come turista,come viaggiatrice,come
immigrata,con una curiositá bambina,con un immagine totalmente stregata ed
innamorata,io ti cerco,así yo te quiero.
Ah,mi querida Colombia,come mi trasporti attraverso un tuo
fiume amazzonico,su una barca,dondolata da un’amaca,come mi lasci sola a
guardarti,a pensare a come l’essere umano non ti rispetta,a tutta quella plastica
nelle tue acque,per le tue strade.
Come puo´un popolo a cui tanto offri,distruggerti cosí?
Come puó un paese con la musica nell’aria,nel sangue,nei
piedi,nei sorrisi e nei cuori,autodistruggersi?
Trasportami attraverso la selva in questo tuo amico Perù, e
contrasta l’idea che giá mi sono fatta di un ignoranza civile che supera il
credo generale.Ah,Perù,dai,non deludermi,fammi scoprire come ami la tua terra,amico
peruano.
E intanto che tu lavori su di te,lascia che io pensi anche
un po’ a me, conoscendo e riconoscendo(mi) in ció che sono,in ció che ho perso
e mi sforzo di ritrovare. Fammi alimentare la mia fantasia e muovere le
mani,dammi l’energia e toglimi la vergogna che sempre provo per me stessa.Fammi
muovere da fuori a dentro,scuotimi da dentro a fuori.
Ricordami come posso amarmi,insegnami come fare.
E con il mio compagno di avventure lasciami prendere per mano,per
scoprire e proseguire, per insegnarci,sgridarci,farsi forza,amarci,viverci.
Penso a me,a ció che mi circorda,distratta da gli uccelli
dai mille colori,da colibrì che con una velocitá che supera quella dei miei
pensieri,si alimentano dai fiori rossi del cortile di questa pensione
decisamente troppo economica,dove ,convivendo con blatte giganti e geki
canterini,mi lascio sfiorare da farfalle gialle .Mentre mangio piraña e
incontro artigiani imbalsamatori di tarantole,mentre i colori del mercato mi
stregano e gli odori mi avvolgono,osservando carcasse di tartarughe e vegetali
di cui ignoravo l’esistenza.Tra denti di coccodrillo,crani di scimmia e pelli
di felini selvatici.Tra un sorriso,un ballo,una stretta di mano,un abbraccio e
uno di questi baci di cui non mi stancheró mai,penso a me,imparo ogni giorno
una cosa nuova,un gancio,un nodo,una parola,un sapore,un respiro,un sorriso
sempre nuovo.
E cosí felice,piena di vita,di amore,di curiositá,di voglia di continuare e di sorridere vi abbraccio tanto,tanto e tanto forte amici.Vi penso,vi sorriso,vi bacio,vi
adoro.