spegnete quei faretti che mi puntate in faccia,alzatevi dalle poltroncine rosse e dirigetevi verso l'uscita prego signori,da quella parte.che gli attori si tolgano il trucco e gli abiti di scena.cali il sipario.c'è qualcosa di terribilmente sbagliato in questo spettacolo.
non mi piace per niente.
interpreto la parte di una ragazza con i vestiti a fiori e le matite tra i capelli con la faccia di una buona,ma che non crede più in niente.non crede nelle cose che vano bene,non incontra mai persone con cui condividere un pensiero,ma soltanto persone molto lontane da lei con le quali è costretta a bere per diventar più stupida e poter così avere una conversazione con loro.è assurdo,no?
la vita di questa ragazza in questo copione è troppo scondita,non sà di niente,nemmeno di verità.
và in giro profanando che l'amore esiste,ma nella realtà dei fatti stà diventando sempre più distante dai rapporti umani.è un acido che parte dallo stomaco e si ferma all'altezza del cuore.
il calore di una notte nello stesso letto e nulla di più non mi piace più,ma non resisto alla carne perchè sono solo un essere umano.allora mi aggiro per il palcoscenico in silenzio guardando tutti,attori e spettatori,negli occhi senza più le emozioni che avevo tempo fà.
ero un emozione con i vestiti addosso,ma poi è successo qualcosa,c'è stato un colpo di scena che mi devo esser persa tra i mille dettagli andati storti,perchè sono cambiata
interpreto una parte che non mi piace.non sono più io.
lasciatemi in silenzio al centro del palco,o fate casino senza rumori.
uscite,se ne vadano i costumisti,i truccatori,il bigliettaio e lo spazzino,fate scattare il lucchetto e chiudetemi dentro.
anzi,chiudetevi fuori.